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Il greco, indispensabile ponte fra civiltà

Il liceo classico Cairoli di Varese celebra la Giornata Mondiale della lingua e cultura ellenica, partendo da una poesia di Giannis Ritsos, ospita il grecista Carlo Campanini e propone due suggestivi percorsi legati al tema della Xenía e dell’Amore

La lingua, la letteratura, la cultura greca costituiscono un ponte infinito e indispensabile per la civiltà occidentale. E proprio «Il ponte», famosa poesia di Γιάννης Ρίτσος (Giannis Ritsos), poeta vissuto nel ventesimo secolo, è al centro della Giornata Mondiale della lingua e cultura ellenica, che si celebra, ogni anno, il 9 febbraio, in onore di un altro grande poeta: Διονύσιος Σολωμός (Dionìsios Solomòs), l’autore dell’«Inno alla libertà», diventato poi inno nazionale greco, nato a Zante nel 1798 e morto a Corfù nel 1857, proprio il 9 febbraio.
Domani, al Collegio De Filippi, finalmente in presenza, il liceo classico Ernesto Cairoli di Varese onorerà la significativa ricorrenza con un intenso convegno, in scena dalle 9 e a cui parteciperanno nomi illustri, a partire da Carlo Campanini, l’autore di uno dei manuali di greco antico più collaudati e diffusi, che terrà una lectio magistralis dal titolo intrigante: «“In Graecis litteris totus sum”. La riscoperta del greco tra Umanesimo e Rinascimento».
Da parte loro, gli alunni del Cairoli, guidati dagli insegnanti, declineranno il tema «Costruire ponti». E se il poeta Ritsos sarà letto dalla professoressa Donatella Manfrin, e dagli alunni della seconda C di Giampiero Marano, quelli di Angela Romano svilupperanno il tema della “Ξενία” (Xenía), parola che, in senso più generale, indica l’accoglienza dello straniero, sovrapponendosi al concetto di ospitalità.
Sono 11 i termini per definire, in greco antico, la parola “amore”, come faranno capire i ragazzi della professoressa Vittoria Criscuolo, protagonisti, alle 10.40, con “Έρως, φιλία, αγάπη”.

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