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Karakorum, un teatro allergico agli snob

La compagnia di Stefano Beghi, partner della rassegna Tra Sacro e Sacro Monte, insiste nell’avvicinare il proscenio alle periferie varesine. E quando gli chiediamo un parere su Politeama e Apollonio risponde: “Non è la scatola a interessarmi, ma il contenuto”

La nostra vocazione è sempre la stessa: portare il teatro in periferia. Lo faremo anche questa volta, con una serie di incursioni artistiche nei luoghi meno elitari di Varese“.

Intervistato da Rete55, Stefano Beghi, anima di Karakorum, nonché artefice dello spazio Yak, immerso nelle Bustecche, riafferma la volontà di includere e coinvolgere i diversi angoli della città in un percorso artistico che quest’anno ha stretto un’ancor più solida alleanza con la rassegna Tra Sacro e Sacro Monte.

Il 3 Luglio, alle 17.30, è in programma un “concerto immersivo” a cura dell’Orchestra Senzaspine di Bologna, ospite dello Yak.  A seguire, altri 3 appuntamenti: il 10, il 17 e 24 Luglio (per informazioni, consultar www.trasacroesacromonte.it

E il nuovo teatro? “Si pensi ai contenuti, prima che allo spazio“.

 

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