Vogliamo farci anche noi narratrici della nostra storia – scriveva Dacia Maraini nella prefazione al libro “Donne della Repubblica”. E le donne hanno dimostrato – nel corso del tempo – di saper raccontare, trasmettere, riportare fatti, stati d’animo, emozioni, ma anche mode – usanze – tradizioni. Più di chiunque altro.
Nasce da questa consapevolezza la mostra MADRI SILENZIOSE, allestita al Museo della società per gli Studi Patri di Gallarate e che, visitabile tutte le domeniche fino al 23 dicembre, ripercorre il passato proprio attraverso i gesti e gli oggetti della donna. Analizzando la sua condizione nell’antichità e puntando i riflettori in modo particolare su tre aspetti: la cosmesi – i gioielli e l’abbigliamento.
La mostra è organizzata con la preziosa collaborazione del Gruppo archeologico del dopolavoro ferroviario di Gallarate e Domodossola, presieduto da Elisabetta Di Michele, proprio nell’anno in cui celebra il suo ventennale di attività.
Ad arricchire l’esposizione, conferenze e laboratori, volti a coinvolgere soprattutto i ragazzi delle scuole.