Difficile immaginare un momento più indicato per concedersi due passi nel cuore di Mantova e ammirare le sue bellezze.
Piazze da togliere il fiato, vicoli e passeggiate d’altri tempi e, ancor di più, una ricognizione nei suoi Palazzi più esclusivi.
Prima il Ducale, immenso, magniloquente, ricco di stanze e corridoi, angoli e opere, sculture e dipinti, ma anche scorci da sogno, che la Primavera contribuisce a scolpire nella memoria.
Poi Palazzo Te, più defilato, protetto da un giardino che comincia a pullulare di voci e volti, famiglie e giochi. All’esterno, i colonnati e gli aristocratici anfratti.
All’interno, camere e percorsi, plastici, soppalchi e teche, a ricordare che i Gonzaga, perpetuati dall’opera di Giulio Romano, segnano il propri tempo con l’imponenza delle dimore e la fierezza della moneta: rimandi a una modernità che 480 anni or sono già veniva coniata.
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Mantova: Ducale e Te, i Palazzi di Primavera
Visite obbligatorie, complice il bel tempo, a Palazzo Ducale e Palazzo Te, gioielli cinquecenteschi di Mantova
- Pubblicato il
Matteo Inzaghi
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