Sono centrate sull’immagine del deserto inteso come allegoria del mondo globalizzato e della fragilità dell’uomo moderno, le opere di Medhat Shafik raccolte nella personale “Sahara” ospitata negli spazi di Marcorossi artecontemporanea di Milano. L’artista, di origine egiziana, porta in galleria oltre cinquanta opere tra tele, carte intelate e tre grandi pannelli scultorei su carta cotone realizzata a mano, che enfatizzano la complessa stratificazione delle civiltà e il colore come elemento fondamentale della vita. Nelle nuove opere l’artista controbilancia aspetti di forte matrice materico-espressiva, con influenze orientali, a una dimensione più meditativa, dove lo spazio dell’opera si dilata e tende alla rarefazione. L’esposizione che in contemporanea di svolge a Torino e a Verona, è aperta al pubblico da martedì a venerdì dalle 11-13/ 15-19. Fino al 12 aprile.
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Milano: Il “deserto” nelle opere di Medhat Shafik
Milano: l’artista egiziano Medhat Shafik alla Marcorossi artecontemporanea con la mostra “Sahara”
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Elisabetta Farioli
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