In pochi hanno saputo raccontare la malattia e la relativa condanna con la schietta e dolce spontaneità di Eleonora Giorgi.
Oggi che il mondo dello spettacolo è costretto a dirle addio, le sue parole e la sua struggente consapevolezza tornano alla mente. E danno i brividi.
L'attrice, scomparsa a 71 anni dopo aver lottato contro un micidiale tumore al pancreas, resterà per sempre la protagonista di tanto cinema, a volte leggero e altre volte impegnato.
Ha recitato per Verdone e Samperi, Damiani e Montaldo, Argento e Brusati, Salce e Steno.
Ha esordito nei favolosi Settanta con ruoli scabrosi (sdoganati dallo scalpore del suo nudo integrale sulla rivista Playboy), per poi imporsi all'immaginario anni Ottanta coi suoi occhioni azzurri e sgranati, lo sguardo intenso e gentile, il fisico snello e aggraziato.
Un'eterna ragazza, che negli anni Novanta e Duemila ha preferito la dimensione televisiva e alla quale auguriamo di poter ritrovare, anche lassù, il più spensierato "sapore di mare".
