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Silenzio in scena, il teatro che sa ancora stupire

Intenso e sorprendente spettacolo della compagnia EmitFlesti, che porta a Varese l’Inferno di Dante contaminato dalla lingua dei segni (e dai classificatori)

L’arte, quella vera, fa rima con ricerca: testuale, tecnica e sensoriale. Una Voce Nuova, reinterpretazione dell’Inferno di Dante portata in scena dalla compagnia EmitFlesti, presenta, per la prima volta a Varese, un teatro diverso, fatto di silenzi, corpo, sguardo, emozioni mimate. E’ lo spettacolo voluto da Luisa Oprandi, nell’ambito del progetto legato alla diffusione della lingua dei segni. Accanto alla prof., Maurizio Gagliardi, l’attuale dirigente scolastico della scuola di Cunardo, da cui tutto è partito, anni fa. In scena, Filippo Calcagno (autore e protagonista), con Maria Vittoria Barrella e Andrea Zueneli. Voci narranti, Alessio Dalla Costa e Annalisa Morsella.

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