Varese: Simonetti al MIV, uno schiaffo ai "rapperini"

Le giornata di Claudio Simonetti (Goblin) al MIV di Varese: un inno allo spettacolo basato sul talento

E’ bene che non scivoli via come tanta odierna comunicazione la serie di eventi che hanno portato a Varese Claudio Simonetti.
Perché sul fronte artistico e culturale la serata del MIV e il dibattito organizzato dalla EMP di Emanuele Mattana significano molto di più.
E’ la risposta del pubblico a una proposta di intrattenimento sempre più omologata e casalinga, tecnologicamente avanzata, ma socialmente ritirata, pensata più per individui isolati o famiglie riservate, che non per una fruizione condivisa, che fa della sala gremita e della chiacchiera a fine proiezione una parte integrante dell’arte come arricchimento collettivo.
E non è tutto: l’esecuzione live della band di Simonetti sul capolavoro di Dario Argento Profondo Rosso esalta il connubio di due forme espressive ineguagliabili quanto all’impatto emotivo. La potenza dell’immagine e quella del suono.
Senza altro effetto se non il talento che innesca la suggestione. Questo sì che è vero spettacolo!
Nonché una lezione di qualità a tanti, odierni, miagolanti e ciondolanti rapper.

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