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Addio al notaio Bortoluzzi

Figura nota ed energica della città di Varese, Giuseppe, detto Bepi, si è spento a 102 anni. Di origini venete, aveva un legame speciale col Gruppo Alpini

Una lunga vita di lavoro, di vita sociale e culturale, a capo di una famiglia che grazie a lui è diventata parte integrante del dna varesino.

Giuseppe “Bepi” Bortoluzzi, storico notaio della città giardino, si è spento all’invidiabile età di 102 anni.

L’anno scorso, a fine Febbraio, lo avevamo incontrato in un appuntamento per lui fondamentale: l’intitolazione a Nelson Cenci (medico e “tenente” per antonomasia nel capolavoro di Rigoni Stern “Il Sergente nella Neve”) di una via nei pressi dell’Ospedale di Circolo.

Quel giorno, insieme a una folla di amici, professionisti e curiosi, c’era anche lui, il mitico Bepi, col suo secolo abbondante di storia e di storie, portati con epica disinvoltura, tra sorrisi, ricordi e battute. Poco più in là, all’interno del nosocomio, un’altra targa ricordava un altro grande pioniere: Emilio Bortoluzzi, fratello di Bepi.

Veneziano di origini, Bortoluzzi approda molto presto a Varese, diventando in breve tempo il “notaio” per eccellenza. Un forte abbraccio da parte di Rete55, alla sua numerosa e brillante famiglia. Alla quale ricordiamo il magnifico detto delle Penne Nere: “Bepi non è morto. E’ andato avanti”.

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