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Air Italy, un timido raggio di sole

Incontro costruttivo coi Ministri dei Trasporti e dello Sviluppo Economico. Attivato il “Decreto Genova” per garantire la cassa integrazione. Possibile un accordo temporaneo pubblico-privato

La situazione è drammatica, ma l’incontro di oggi ha visto emergere uno spirito collaborativo teso ad un fine comune: salvare Air Italy e i suoi 1500 dipendenti.

All’uscita dal vertice romano coi Ministri del Trasporto e dello Sviluppo Economico, la vicenda che settimana scorsa ha gettato nel più cupo sconforto centinaia di persone sembra intiepidita da un primo raggio di pallido sole, rinvigorito dalla volontà condivisa di riportare in quota la compagnia aerea.

All’incontro erano presenti, oltre agli esponenti di governo e ai sindacati, i vertici di Regione Lombardia e della Regione Sardegna. Ed è proprio il governatore Attilio Fontana il primo a commentare: “Concordiamo che vada evitata in tutti i modi la liquidazione dell’azienda. Occorre, innanzitutto, accertare le reali condizioni finanziarie di Air Italy e, a stretto giro, ideare un piano di intervento, che potrebbe consistere in un accordo pubblico-privato, che veda lo Stato nelle vesti di comproprietario, pronto a uscire di scena non appena l’azienda tornerà a respirare”.

Positivo il commento di Salvatore Pellecchia (Fit-CISL): “Grazie all’attivazione del Decreto Genova potremo garantire un minimo di continuità salariale ai dipendenti. Importante, però, che il caso Air Italy dia avvio a un profondo e complessivo ripensamento del trasporto aereo italiano”.

 

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