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Busto Arsizio-Hiroshima, 10 anni di fratellanza

Decimo anniversario della commemorazione delle vittime della bomba atomica al tempio civico di Busto Arsizio

Sono passati ormai 10 anni da quando, il 6 agosto del 2009, Busto Arsizio fu tra le primissime città in Italia a commemorare le vittime dell’atomica. Una cerimonia che si è ripetuta pure quest’anno, per pregare per tutti coloro morti a causa delle bombe nucleari sganciate il 6 e il 9 agosto del 1945 in Giappone. Un ponte ideale, quello tra Busto e Hiroshima e Nagasaki, costruito anno dopo anno dal Comitato degli Amici del tempio civico, la sezione di Varese dell’associazione Junior Chamber International e l’amministrazione comunale.
In occasione della decima edizione, anche gli alpini non sono voluti mancare, così come alcuni cittadini che, nonostante il periodo delle ferie, si sono voluti raccogliere nella chiesetta di fronte al Comune per pregare per le vittime di una tragedia lontana nel tempo e nello spazio, ma vicina al cuore di coloro che credono che, per evitare che si ripeta, la P di politica non debba essere scritta con il carattere minuscolo della partitica che divide a tutti i costi, bensì con quello maiuscolo proprio anche della Pace.
Come ha spiegato il presidente locale di JCI Varese, Fabio Crespi, “si tratta di un discorso che invita tutti noi e tutte le generazioni future a non dimenticare, perché se impariamo dagli errori del passato, il fallimento si chiama esperienza, ma se ci ostiniamo a perseverare nel ripeterli, allora diviene ignoranza… e soltanto comprendendo il presente potremo vivere un futuro radioso”.

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