Il beato Rosario Livatino fu brutalmente assassinato in un caldo giorno di settembre del 1990.
Non aveva ancora compiuto 38 anni e quel viso ancora imberbe gli aveva procurato il soprannome di “giudice ragazzino”, tenace, coraggioso, capace di elevare il proprio dovere a missione. Fino all’ultimo respiro.
L’opera che lo ritrae e che ora tutti potranno ammirare nell’atrio del Tribunale di Busto, è stata presentata ufficialmente nell’altrettanto significativa sala intitolata a Falcone e Borsellino.
Realizzata dalle Monache del Monastero di San Benedetto di Milano, è stata donata al Palazzo di Giustizia dal cappellano del carcere Don David, in segno di speranza e nuovo inizi.
Alla cerimonia sono intervenute numerose autorità istituzionali, nonché magistrati, avvocati ed esponenti delle forze dell'ordine.
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Busto: Inaugurata l’opera del “Giudice Ragazzino”
Nell’atrio del Tribunale di Busto l’opera dedicata al giudice Rosario Liivatino, ucciso dalla mafia nel 1990
- Pubblicato il
Matteo Inzaghi
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