Busto: Sabba: “Hiroshima è un monito per il futuro”

Hiroshima, 80 anni dopo: a Busto accesa una luce di speranza per la pace. Sabba: “Monito per il futuro”

Il 6 agosto 1945, alle 8.15, lo sgancio della bomba atomica su Hiroshima. Ottant’anni dopo, alla stessa ora, al tempio civico di Busto Arsizio è stata accesa una fiammella in ricordo di tutte le vittime di quella tragedia, ma anche in segno di speranza per chi, oggi, si trova ancora a fronteggiare l’incubo delle bombe.
“La storia è maestra di vita dicevano gli antichi.
Evidentemente non tutti hanno imparato la lezione, ma non possiamo arrenderci”, sono del resto le parole con cui il sindaco, Emanuele Antonelli, si rivolge a chi entra nella chiesetta di fronte al municipio in una lettera scritta per l’occasione e inviata dal Comitato degli Amici del Tempio Civico alle rappresentanze diplomatiche giapponesi.
Nel piccolo, ma prezioso centro di educazione permanente alla pace, anche quest’anno è stato allestito un altare in memoria dell’accaduto, con alcuni elementi simbolici: le foto scelte a suo tempo dal compianto cittadino benemerito Angioletto Castiglioni, le gru di carta fatte dai bambini delle scuole in ricordo di Sadako, una delle piccole vittime delle radiazioni, la preghiera per la pace e, per la prima volta, la candela portata da Assisi, simbolo universale di pace: una fiammella che nel 2025 si riaccende in tutte le occasioni speciale e che è stata accesa per la prima volta in occasione del funerale di Papa Francesco, che alle iniziative di fratellanza tra i popoli promosse proprio al tempio civico dalla sezione provinciale della Junior Chamber International dedicò dieci anni fa una toccante lettera.
Oggi, all’accensione del cero, era presente l’assessore Matteo Sabba. Guarda le sue dichiarazioni

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