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Cassano: Botta-risposta Sieco, sindaci sul piede di guerra

Sieco, sindaci agguerriti dopo la risposta dell’amministrazione comunale cassanese. Convocato nuovo incontro

I sei sindaci, soci minoritari di Sieco, tornano sul piede di guerra dopo le dichiarazioni del primo cittadino di Cassano Magnago, Pietro Ottaviani, in Consiglio Comunale e riprendendo alcuni punti della lettera, ritengono opportuno chiarire la loro posizione per delle “affermazione fatte non del tutto corrette”.

“Per maggiore comprensione scorriamo alcuni passaggi della dichiarazione del Sindaco:
• “ … conferenza stampa di attacco al socio di maggioranza e primo cliente della società. … non siamo disposti a firmare vincoli a lungo termine se prima non vediamo un contratto all’altezza del nome che portiamo”
Nostra osservazione:
esistono quindi cittadini di serie A, B o C? No, S.I.Eco deve garantire un servizio primario di
qualità al miglior prezzo a tutti i cittadini indipendentemente dal fatto che sia residente nel
Comune con la quota maggioritaria e/o di minoranza.
• “Mai nella storia delle società a partecipazione pubblica si è visto che alcuni soci si ritrovino
per fare una conferenza stampa …”
Nostra osservazione:
Questa presa di posizione di tutti gli altri Soci S.I.Eco è la evidente conseguenza di una
continua mancata risposta e chiarezza da parte del Comune di Cassano Magnago che si è
procrastinata per mesi sino ad arrivare quasi alla fine di aprile, con un contratto scaduto con relativa proroga scaduta e ad oggi ancora non definita l’intenzione e la volontà. Non siamo dei Sindaci sprovveduti o capricciosi come hanno cercato di far intendere, ma spinti da motivazioni FORTI e tutto è documentato dai verbali delle sedute di Ufficio di Coordinamento redatti e agli atti della società.
Goccia che ha fatto traboccare il vaso il pretesto usato per non presentarsi, assolutamente spiegato da loro in modo non del tutto corretto, in quanto:
– La società risponde alle norme che regolamentano le società di capitali secondo quanto previsto dagli artt. del Cod. Civ.;
– Non può essere stralciato un punto indicato all’ordine del giorno in una convocazione relativa a un organo societario, ma nel caso specifico in sede dell’assemblea può essere esposta ai soci la richiesta e la volontà di rinviare ad una prossima adunanza il punto;
– In ogni caso, l’Ufficio di Coordinamento non è l’organo che delibera le eventuali linee dettate dallo stesso. L’organo preposto è L’assemblea dei soci che eventualmente ratifica e delibera le proposte dell’Ufficio di Coordinamento, come previsto dallo Statuto della Società.
Nel caso specifico il Comune di Cassano Magnago poteva assolutamente presentarsi in UdC, proporre l’eventuale rinvio del punto all’ordine del giorno che hanno evidenziato non gradito, ma anche qualora i soci non avessero accolto la richiesta, non avrebbe dato alcun seguito: terminata la riunione dell’UDC il Comune avrebbe potuto a quel punto non presenziare all’assemblea dei soci, convocata per lo stesso giorno in un’orario successivo, e in questo modo non si sarebbe potuto comunque procedere in quanto l’assemblea non avrebbe raggiunto il quorum per deliberare.
Si ritiene opportuno precisare che l’Ufficio di Coordinamento è stato convocato esclusivamente per discutere sui rinnovi contrattuali a seguito di una comunicazione pervenuta ufficialmente dall’Amministratore Unico, anche tale comunicazione agli atti, in cui illustrava che in sede di una riunione tecnica il consigliere delegato Calì del Comune di
Cassano aveva dichiarato l’intenzione di rinnovare il contratto per un solo anno.
Il Punto all’ordine del giorno, utilizzato quale pretesto per giustificare l’assenza, era stato inserito, come si evince dal verbale dell’UDC del 13/02/24, in quanto discusso in quella sede e deciso sempre in quella sede che sarebbe stato messo in discussione nel primo UDC
convocato successivamente, evidenziando altresì, ciò risulta anche dal verbale, che l’eventuale modifica alla convenzione dovrà essere poi approvata in assemblea soci e nei singoli Consigli Comunali.
E’ evidente che tale punto sarebbe stato rinviato, in quanto 5 comuni non avrebbero potuto fare il passaggio nei consigli comunali a causa del fermo deliberativo dato dalle elezioni …
Occorre maggiore chiarezza e adeguatezza nelle comunicazioni, non è corretto approfittare del fatto che molti non sono informati sulle procedure societarie e amministrative.
Si comunica altresì che è stato convocato un Ufficio di Coordinamento per un aggiornamento in merito all’eventuale rinnovo contrattuale del Comune di Cassano Magnago e discussione, chiarimenti in merito ai rapporti tra il Comune di Cassano Magnago e gli altri soci S.I.Eco.
Firmato:
Sindaco Comune di Brunello
Sindaco Comune di Cairate
Sindaco Comune di Castelseprio
Sindaco Comune di Carnago
Sindaco Comune di Gazzada Schianno
Sindaco Comune di Lonate Ceppino”

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