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Centro Geofisico, una villa per il sogno di Furia

Il figlio del Professore e il presidente della Società Astronomica si soffermano sul valore scientifico, culturale e formativo della nuova sede, nella Dacia di Villa Baragiola

Il colpo d’occhio è sbalorditivo, accogliente, elegante. La nuova casa del Centro Geofisico Prealpino, nella cosiddetta Dacia di Villa Baragiola, dovrà adesso pensare ai contenuti, trasferendo in loco attrezzature, documenti, personale e quanto serva a consolidare l’identità della struttura inaugurata con grandi clamori nei giorni scorsi: quella di palazzina delle emergenze, nella quale convergeranno gli uffici di prevenzione del Comune, le carte della Protezione Civile, frutto del mezzo secolo di attività firmato Giuseppe Zamberletti e, appunto, i meteorologi del centro, che finora hanno lavorato a casa Furia.

Ma per gli allievi del compianto professore, studiosi e scienziati che si dividono tra attività meteorologica, ricerca e prevenzione, la parola d’ordine resta quella che Salvatore Furia aveva eletto a propria stella polare: formazione.

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