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Curiglia con Monteviasco, il Ponte c’è. Grazie ai volontari

Ieri il Presidente della Provincia di Varese Emanuele Antonelli e il Consigliere delegato alla Protezione Civile Alberto Barcaro hanno effettuato un sopralluogo sul posto. La struttura (provvisoria) è stata dedicata a Erika Giorgetti, la giovane di Samarate che ad agosto ha perso la vita in un incidente sulle montagne della Valle d’Aosta

Ponte di collegamento stradale con Curiglia con Monteviasco, inaugurazione ufficiale. Ieri sera il Presidente della Provincia di Varese Emanuele Antonelli e il Consigliere delegato alla Protezione Civile Alberto Barcaro hanno effettuato un sopralluogo nella zona in cui nello scorso fine settimana è stato posizionato il ponte provvisorio.

Oltre a inaugurare ufficialmente il ponte, Presidente e Consigliere hanno avuto modo di verificare la situazione e di ringraziare tutti i volontari e le istituzioni che in queste settimane si sono date da fare per alleviare le difficoltà in cui si sono trovati gli abitanti del paese in seguito alla frana che a fine agosto ha distrutto un tratto della S.P 6.

Presenti sotto la pioggia il capitano dei Carabinieri Alessandro Volpini, il sindaco di Curiglia con Monteviasco Sahnane Nora,il presidente della Comunità Montana Valli del Verbano Simone Castoldi in rappresentanza dei sindaci della zona e una trentina di volontari appartenenti ai gruppi comunali che hanno collaborato con i Genieri di Samarate che si sono occupati della posa del ponte Bailey.

Ad ogni associazione è stato consegnato un attestato di ringraziamento in cui la Provincia esprime la stima e la riconoscenza “per la disponibilità, la solidarietà e il lavoro svolto, segno della preziosa efficienza e professionalità acquisita dal sistema di Protezione civile della Provincia di Varese”.

Presente anche Giuseppe Giorgetti: il ponte è stato intitolato a sua figlia Erika, la giovane di Samarate impegnata nel volontariato che ha perso la vita in un incidente sulle montagne della Valle d’Aosta questa estate.

La Provincia si è occupata della posa del ponte provvisorio, delle opere propedeutiche e dei lavori conseguenti alla posa e sta procedendo con il rifacimento del tratto di strada franato, per un impegno economico pari a 750.000 Euro (di cui il 50% finanziato dalla Regione Lombardia).

Poco prima del sopralluogo, il consiglio provinciale convocato a Villa Recalcati aveva approvato all’unanimità i lavori “di somma urgenza” per il ripristino del collegamento stradale: occasione per il presidente per ringraziare il consigliere Barcaro, “che ha passato giorni interi a Curiglia”, e per Barcaro di fare il punto della situazione.
“In 40 giorni siano riusciti a risolvere il problema con un’ottima soluzione di cui la Provincia si è fatta carico con grande impegno” – ha detto il consigliere. “Ricordo che durante il tavolo tecnico con il prefetto si era anche ipotizzato, come extrema ratio, di delocalizzare i 150 abitanti isolati dalla frana, poi con il settore Viabilità abbiamo optato per limitare il più possibile i disagi con il ponte provvisorio, un manufatto agile e sicuro che si adatta bene alle esigenze del cantiere. E’ stato un lavoro impressionate, la posa è stata portata a
termine in una sola giornata grazie al prezioso apporto dei volontari”.

Un contributo, quello dei volontari, prestato davvero con grande spirito di servizio: “lo dimostra il fatto che ieri sera al buio e sotto la pioggia si sono presentati quasi tutti per celebrare il momento dell’inaugurazione, non ce lo aspettavamo” afferma il presidente.

“Un ringraziamento sentito e doveroso anche all’Arma dei Carabinieri per il continuo supporto e alla cittadinanza che è stata comprensiva e ha ben sopportato i disagi: chiedo a tutti ancora un po’ di pazienza perché il ponte è transitabile solo negli orari in cui il cantiere non è attivo, ma non escludiamo che, una volta terminate le opere più impegnative, si potrà valutare un’estensione dell’orario in cui sarà autorizzato il transito. E
aggiungo che i lavori consentiranno anche un miglioramento della viabilità sulla S.P. 6
rispetto al passato” conclude Barcaro”.

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