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Cyberbullismo, la rete della consapevolezza

Un convegno, organizzato in occasione della Giornata Mondiale per la Sicurezza Online, rivela che il 50% dei ragazzi tra gli 11 e il 17 è stato (o è ancora oggi) vittima di bullismo

Il 50% dei ragazzi tra gli 11 e i 17 anni dichiara di essere stato vittima di bullismo.

Un dato spaventoso, che a volte si traduce in maltrattamenti fisici, ma che sempre più spesso si declina lungo i pericolosi e spietati rivoli della persecuzione online, delle atroci prese in giro, delle minacce, delle calunnie, dei video virali quanto umilianti.

Quest’ultima deriva, nota come cyberbullismo necessita di consapevolezza e gioco di squadra. La prima, spiega il presidente del consiglio regionale Alessandro Femi, a margine dell’interessante convegno organizzato a Palazzo Pirelli in occasione della Giornata Mondiale per la Sicurezza in Rete, deve partire dagli adulti: “Troppo spesso – commenta l’esponente di maggioranza – i genitori e gli insegnanti, ma anche noi amministratori pubblici, fatichiamo a comprendere meccanismi e pervasività dei nuovi sistemi”.

Il gioco di squadra, ben espresso dai tanti attori presenti al convegno, deve intervenire per tempo, proteggere la vittima e lavorare in fase preventiva, facendo leva su educazione, principi, valori imprescindibili: “Parola d’ordine delle interlocuzioni fisiche o in rete – aggiunge la presidente di Corecom Marianna Sala – deve tornare ad essere gentilezza”.

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