Ferno: Il soldato Biassoni torna a casa dopo 80 anni

Ferno accoglie la salma di Francesco Biassoni, morto in un sottocampo di Auschwitz: sabato la tumulazione

La salma di Francesco Biassoni, giovane soldato fernese morto a 22 anni in un campo di prigionia tedesco durante la Seconda guerra mondiale, tornerà finalmente a riposare nel suo paese d’origine: ad annunciarlo la sindaca di Ferno, Sarah Foti. Domani, sabato 15 novembre, alle ore 10.00, al cimitero di Ferno, si terrà la cerimonia di tumulazione alla presenza dei famigliari, della sindaca Sarah Foti, delle autorità cittadine e di un picchetto d’onore organizzato dalla Polizia Locale e dal Gruppo Alpini di Ferno.

Biassoni, partito giovanissimo per il fronte greco-albanese, dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943 rifiutò di combattere al fianco dei nazisti. Arrestato dai tedeschi, fu deportato e internato nel campo di Hindenburg, sottocampo di Auschwitz, dove perse la vita pochi mesi prima della fine del conflitto. Una storia di coraggio e dignità che porta con sé l’orrore della guerra e la disumanità della prigionia.

Dopo la fine delle ostilità, il giovane soldato venne sepolto nel cimitero militare italiano d’onore di Bielany, a Varsavia. Per decenni la famiglia ha chiesto invano il rimpatrio della salma. Oggi, grazie alla loro tenacia e al sostegno del Comune, Francesco Biassoni potrà tornare a casa, accanto ai suoi genitori e ai propri cari, nel luogo che non ha mai smesso di appartenere alla sua memoria.

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