Ferno: L'addio a Omar segna un "social-spartiacque"

Una folla a Ferno per i funerali dell’uomo ucciso da un’orsa. Una tragedia dall’effetto inedito

La morte di Omar Zin, ucciso da un'orsa in Romania, segna un cambio di passo nel rapporto tra cronaca e comunicazione.
Famiglia e amici, ma anche il sindaco di Ferno Sarah Foti, hanno espresso parole dure, cariche di dolore ma anche di indignazione, per i commenti sprezzanti rivolti alla vittima nelle ore successive alla tragedia.
"Tanto va ancora chiarito - ha detto Foti - la quale ha definito prive di fondamento tante (finte) ricostruzioni rimbalzate sui sociale".
Ecco, a proposito, i social: sempre più spesso diventano valvola di sfogo aggressiva, tribunali improvvisati che sfornano sentenze e condanne a getto continuo, slegate da qualsiasi competenza o cognizione di causa.
Eppure, per mostrarsi rispettoso, non serve chissà quale patente. Basterebbero l'educazione e la capacità di immedesimarsi. Sarebbe sufficiente individuare quei pochi tabù, primo tra tutti la morte di una persona, di fronte ai quali fermarsi, interrogarsi, trattenersi. E, perché no, tener ferme le dita.

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