Gallarate: Gassman, "Togliete il nome di mio padre al teatro"

Dopo il Summit dell’estrema destra interviene l’attore Alessandro Gassman e scrive al sindaco sui social

Dura presa di posizione dell’attore Alessandro Gassmann contro il sindaco di Gallarate, dopo il Remigration Summit organizzato dall’estrema destra e ospitato, sabato scorso, al Teatro Condominio Vittorio Gassman, luogo dedicato alla memoria del celebre attore.

In una storia pubblicata su Instagram, Gassmann ha scritto un messaggio diretto al primo cittadino: "Caro sindaco, leggo che nel teatro intitolato a mio padre nella vostra cittadina si è svolta la riunione internazionale dei partiti di estrema destra europei (neofascisti e nazisti)». Il riferimento è al contestato “Remigration Summit”, organizzato da movimenti dell’estrema destra, che ha suscitato forti proteste da parte di cittadini, opposizioni e figure pubbliche.

“Se nelle sue intenzioni vi è quella di continuare a ospitare in un luogo di cultura manifestazioni con slogan razzisti e illiberali – continua Gassmann – le chiedo di togliere il nome di mio padre al suddetto teatro. Mio padre ebbe parenti deportati e uccisi dai nazifascisti”.
Il messaggio ha già raccolto numerose reazioni sui social, riaccendendo il dibattito sulla concessione della sala comunale per eventi politici estremi.

Qui il racconto del Remigration Summit e delle proteste

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