Gallarate: Immigrati, Picchetti “numerosi ma poco integrati”

Cittadini stranieri in aumento a Gallarate, il 16,6% della popolazione. “Integrazione lontana”

“Difficoltà di integrazione, scarsa conoscenza della lingua italiana e delle regole del nostro Paese”: sono queste le principali criticità che emergono dalla fotografia demografica di Gallarate dalla nota diffusa dall’assessora Stefania Picchetti in accordo con il sindaco e che “rendono necessario un confronto serio e non più rinviabile sul futuro della città”.
I dati più recenti parlano di 8.936 cittadini stranieri residenti, di cui 1.813 minori, pari al 16,6% della popolazione complessiva. Le comunità più numerose provengono da Pakistan, Albania e Bangladesh; superano invece le 500 presenze quelle di Cina, Romania e Marocco. Numeri che descrivono una città profondamente cambiata e che pongono interrogativi concreti sulla qualità dei percorsi di integrazione.
Un tema che emerge anche dall’esperienza maturata negli anni dall’assessorato ai Servizi demografici in occasione dei giuramenti di cittadinanza (nell’ultimo decennio pari a 4.237). Non tutti risultano oggi residenti a Gallarate, ma il numero incide comunque in modo significativo sull’evoluzione demografica e sociale del territorio, andando ad ampliare una percentuale già rilevante.
Una lettura dei dati e della situazione attuale, da parte dell'amministrazione comunale, che si traduce in preoccupazione espressa dal primo cittadino per una città, “troppo spesso teatro di episodi in cui legalità, rispetto delle regole e integrazione appaiono ancora lontani dall’essere pienamente compresi e interiorizzati da una parte della popolazione”.

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