Gallarate: Musica e violenza, genitori facciano da filtro

Gallarate, la psicologa Bertinotti, “I testi di oggi normalizzano l’illecito. Serve tornare al dialogo”

Incitamento alla violenza, droga, soldi facili e donne oggetto: sono questi i temi ricorrenti in molti brani ascoltati dai giovanissimi, una musica che spesso diventa colonna sonora di comportamenti devianti e pericolosi. Anche in provincia di Varese, l’ultima indagine della Questura ha portato alla luce un vasto traffico di droga e armi, in cui sarebbero coinvolti alcuni musicisti trap, idoli di un pubblico adolescente.

Ma quanto può influire questo tipo di musica che veicola disvalori e messaggi tossici? E quanto pesano queste parole sui modelli di riferimento dei ragazzi?
A rispondere è Chiara Bertinotti, psicologa e psicoterapeuta adolescenziale, dirigente alla Fondazione Consorzio Scuole dell’Infanzia di Gallarate, che da anni si occupa di bullismo e violenza di genere.
“Viviamo in una società sempre più liquefatta, priva di confini. I ragazzi sono affascinati da questi modelli che, purtroppo, catturano fortemente la loro curiosità”, spiega Bertinotti, “I testi normalizzano situazioni che di normale non hanno: parlano di spaccio, armi, droga e violenza come se fossero parte del quotidiano. Senza una guida adulta, i giovani non percepiscono la gravità dell’illecito, anzi finiscono per imitarlo”.

Un’imitazione che può trasformarsi in comportamenti a rischio: dalle baby gang agli episodi di bullismo violento, fino ad azioni che sfociano nel reato.

“Sono modelli difensivi e violenti, che nulla hanno a che vedere con un ideale di vita sano”, aggiunge la psicologa, “il nostro compito è arginare questa deriva, offrendo alternative e relazioni vere”.

Il confronto, ricorda Bertinotti, è la chiave:
“La relazione è il centro, come lo è la comunicazione. Le parole hanno un peso enorme: costruiscono o distruggono. Ricordo lo scandalo di Vita spericolata di Vasco Rossi quando invece è semplicemente davvero un inno alla ribellione giovanile. E di sicuro non ha dei contenuti violenti come quelli che noi stiamo percependo oggigiorno, che sono veramente inqualificabili”.

Bertinotti conclude con un appello ai genitori “Fate attenzione a conoscere il mondo dei vostri ragazzi, a conoscere cosa cattura il loro interesse, cosa porta a seguire modelli di questo tipo, cosa affascina e perché” “Oggigiorno purtroppo non esistono più filtri, nessuna censura, è tutto molto libero. Quindi il compito di filtrare spetta a noi adulti di riferimento: siamo noi che possiamo marcare la differenza, in questo senso”.

qui la cronaca del traffico di droga scoperto dalla Questura di Varese

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