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Giustizia Riparativa, per una comunità retta e solidale

Presentato a Varese il manifesto ufficiale del progetto che intende affiancare e integrare il sistema penale, offrendo supporto alla vittima, presa di coscienza all’autore del reato e coinvolgimento alla cittadinanza. In cabina regia, Rete Dafne Italia

Non un’alternativa alla giustizia penale, bensì una rete di protezione e intervento che integra il sistema giudiziario, andando oltre la fattispecie per concentrarsi sulla persona.

E’ la Giustizia Riparativa, che ieri ha visto a Varese la firma del suo manifesto ufficiale, a margine di un incontro guidato dalla coordinatrice della Cooperativa lotta contro l’emarginazione Sonia Caronni e utile a lllustrare logica e ragion d’essere dell’iniziativa, alla presenza dell’assessore ai Servizi Sociali Roberto Molinari.

In sintesi, gli obiettivi della Giustizia Riparativa, portati in dote dalla Rete Dafne Italia e dal suo referente Andrea Puccia, sono la difesa e l’affiancamento della vittima, ma anche il coinvolgimento del “carnefice”, affinché prenda consapevolezza del male arrecato e delle conseguenze provocate. Fondamentale, poi, il ruolo della comunità, non più spettatrice, ma parte attiva.

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