Ottobre, 1944. Ines Pedretti, impiegata delle Poste di soli 20 anni, sta camminando verso la stazione di Barasso. Dal nulla sbucano tre uomini, due dei quali la conoscono da sempre. Il terzo le spara 5 colpi di pistola. La colpa di Ines? Appartenere ad una famiglia dichiaratamente fascista. La giovane muore dopo 5 giorni di agonia. Perdonando i suoi sicari. Matteo Inzaghi ricorda quei momenti con la nipote, chiamata Ines in onore della zia.
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Ines, la ragazza che perdonò i suoi assassini
La storia di una ragazza, uccisa a 20 anni da un gruppo partigiano. E la scelta, in punta di morte, di rifiutare la vendetta. Ne parliamo con la nipote
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Matteo Inzaghi
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