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“Mettete dei fiori sui vostri balconi”

Consegne a domicilio, ma anche l’invito ad ingannare il tempo abbellendo i balconi della propria città: ecco alcune iniziative del commercio a Busto e Gallarate ai tempi della guerra al Coronavirus

Bisogna continuare a coltivare la speranza. E così, in tempo di guerra al Coronavirus, Alessandra Ceccuzzi, presidente del Comitato dei commercianti del centro cittadino di Busto Arsizio, invita a mettere dei fiori sui propri balconi.

Lo fa tramite un post su Facebook sul nuovo gruppo “Sei di Busto Arsizio se”, in cui spiega: “Visto che ci aspettano lunghe giornate casalinghe, vi proponiamo un’iniziativa per abbellire la nostra città. Mettiamo sui nostri balconi o sulle nostre finestre un vaso nuovo in cui piantare un seme, un bulbo, una piantina che fiorisca tra una o due settimane: il tempo che ci vorrà per iniziare a vedere la fine di questo momento difficile”. Per darsi al giardinaggio, suggerisce la promotrice, basta anche interrare una cipolla: “vedrete – assicura – che farà un fiore meraviglioso”.

E se é vero che la bellezza può nutrire il nostro animo, più che mai in tempi come questi, anche di pane – e companatico – vive l’uomo. Così, il Distretto urbano del commercio di Busto Arsizio pubblica sulla sua pagina Facebook l’elenco degli esercizi che effettuano consegne a domicilio: dalla pizza ai prodotti ortofrutticoli, con tanto di rosticceria cinese, fino al gelato, al caffè, ai prodotti di pasticceria. Ma anche l’abbigliamento. E pure la spesa del supermercato gratis a domicilio per gli ultra 65enni. Un elenco in continuo aggiornamento, in cui ogni attività si può segnalare o essere segnalata.

Un’iniziativa analoga é promossa nella vicina Città dei due Galli, dove il Naga (Negozianti associati di Gallarate), ha creato sempre via social una mappa dei negozi che stanno aderendo alla consegna a domicilio.

A margine delle informazioni di servizio, una riflessione: avere un centro storico animato dai commercianti, vuol dire anche una rete di persone che, in tempo di shopping come in quello di crisi, si mette al servizio della propria comunità. Ricordiamocelo, quando l’emergenza Coronavirus sarà finita e potremo tornare a fare acquisti liberamente. E magari, nel frattempo, facciamoci portare qualche consegna a domicilio. Così, quando torneremo in massa nelle piazze, saremo ancora illuminati dalle vetrine accese.

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