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Morena Zapparoli: “L’effetto Ferragni sia di insegnamento”

Secondo la nota opinionista e conduttrice Tv, le polemiche esplose dopo la visita della nota Influencer italiana agli Uffizi di Firenze sono prive di senso. “Se personaggi noti e amati dai giovani riescono a veicolare messaggi positivi e perfino a convincere gli adolescenti ad avvicinarsi al mondo della cultura e dell’arte, dobbiamo solo esserne fieri”

Durante l’emergenza Coronavirus si è aperto un acceso dibattito intorno al ruolo degli influencer. Se da un lato troviamo chi sostiene che presto il pubblico si stancherà di loro e del loro modo di comunicare; dall’altro c’è chi evidenzia come durante il lockdown proprio gli influencer abbiano rivestito un ruolo fondamentale, diventando dei veri e propri punti di riferimento soprattutto per i giovani. Molti personaggi famosi e seguiti da milioni di follower sulle loro pagine Social hanno veicolato messaggi di informazione e di sensibilizzazione e hanno sostenuto campagne di raccolta fondi per supportare medici, infermieri e volontari impegnati in prima linea.

Diffondere notizie vere e verificate attraverso i Social, utilizzando un linguaggio semplice e capace di attirare l’attenzione dei più giovani, è assolutamente positivo, afferma Morena Zapparoli, nota opinionista – conduttrice e autrice Tv e, ai nostri microfoni, si sofferma su un recente caso che ha scatenato numerose polemiche che vede protagonista l’influencer italiana per eccellenza: Chiara Ferragni. 

La sua visita agli uffizi di Firenze, seguita dalla pubblicazione di alcune foto sul suo profilo Instagram – dice – non è piaciuta a molti. Io invece ritengo che abbia veicolato un messaggio positivo. A dimostrarlo, l’aumento del numero di visitatori del museo nei giorni successivi.

Secondo la nota opinionista e conduttrice Tv, le polemiche esplose dopo la visita della nota Influencer italiana agli Uffizi di Firenze sono prive di senso. “Se personaggi noti e amati dai giovani riescono a veicolare messaggi positivi e perfino a convincere gli adolescenti ad avvicinarsi al mondo della cultura e dell’arte, dobbiamo solo esserne fieri”
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