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Nucleare, l’esperto: “Bisogna sconfiggere la paura”

Celso Osimani è autore di un libro che ripercorre origini, sviluppi e nuove frontiere dell’energia, infrangendo molti degli stereotipi e dei luoghi comuni che, in passato, hanno frenato numerosi investimenti, costringendo l’Italia alla dipendenza dall’estero

Dici nucleare e gli occhi si spalancano, i denti battono, la pelle si accappona.

Nonostante il passare del tempo, e il progresso di scienza e tecnica, l’immaginario collettivo continua ad associare quella parola a concetti traumatici come devastazione, malattia, facendo subito riferimento all’incubo di Chernobyl e altri analoghi incidenti.

Celso Osimani la vede in modo diametralmente opposto.

Da chimico industriale specializzato nella materia, ha per lungo tempo diretto la centrale nucleare di Trino Vercellese e per 20 anni si è occupato del reattore di Ispra.

Nel suo libro, “Il Futuro dell’Energia Nucleare”, e nella conferenza proposta al MIV per l’Associazione Culturale Europea, organizzata da Antonio Bandirali e alla presenza dell’Assessore Regionale all’Ambiente Raffaele Cattaneo, Osimani insiste sull’esigenza di un salto di qualità, prima di tutto politico, capace di non cavalcare le emozioni ma di guidarle, nella consapevolezza che se l’Italia rischia di ritrovarsi al buio e al freddo la colpa non è solo della guerra di oggi, ma anche e soprattutto della miopia di ieri.

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