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Nunzietta uccisa dal virus, i parenti: “State a casa”

L’anziana signora si è spenta a Busto Arsizio. Nella toccante lettera della nuora, la raccomandazione alla prudenza. E un forte ringraziamento al personale ospedaliero che si è occupata della donna

Tra le vittime del coronavirus c’è anche la signora Nunzietta Bozzetti, 85 anni, spirata ieri sera all’Ospedale di Busto Arsizio. Un’altra croce, un altro caduto in quella vera e propria guerra che il nostro Paese (e, man mano che passano i giorni, il Mondo intero) si trova a fronteggiare.

A far riflettere, in quest’ultima occasione, sono le parole della nuora dell’anziana, Cristina Randi, la quale intende tradurre in monito l’esperienza vissuta in famiglia: “Nunzietta – ci scrive –  stava bene ed é stata attenta a rispettare le regole per non contrarre il virus. Purtroppo non è bastato. Siccome tanti continuano a uscire, speriamo che la sua morte serva almeno a far capire alla gente che l’obbligo di “stare a casa” non è un semplice slogan, ma un imprescindibile avvertimento. Questo virus é molto pericoloso. E uccide. E il più delle volte si muore da soli. A questo proposito, vogliamo ringraziare l’infettivologa dell’ospedale di Busto, dottoressa Claudia Zeroli e, con lei, tutti i medici, gli infermieri e gli oss, che ci hanno dimostrato grande umanità e professionalità, accompagnando Nunzietta fino alla fine, con grazia e dolcezza”.

Ai figli della signora Bozzetti, Marcello e Mario Milani e alla stessa Cristina, va il più sentito cordoglio e la vicinanza di Rete55.

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