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Passaparola: a Busto c’è solidarietà alimentare

Precari, ma anche coppie impegnati nella stessa attività e che hanno chiuso, così come parrocchie e comunità: l’associazione Passaparola distribuisce oltre 1.500 chili di cibo a settimana

Sono oltre 1.500 i chili di cibo distribuito finora ogni settimana: verdure, beni di prima necessità, latte e omogenizzati, se in casa ci sono bambini. Le famiglie raggiunte – composte da lavoratori precari che hanno perso il lavoro o da coppie impegnate nella stessa attività e che hanno chiuso – sono oltre 370 a Busto Arsizio e dintorni, mentre altri 200 pasti vengono distribuiti nelle parrocchie, alla Casa Gialla, al progetto Pollicino, alle comunità Exodus e Marco Riva, che a loro volta danno una mano alla raccolta.

 

A coordinare il progetto di solidarietà alimentare è l’associazione Passaparola e venerdì 15 maggio la sede di raccolta e preparazione dei sacchi della spesa traslocherà da Comunità giovanile, che si prepara alla riapertura, alla sede Caritas della parrocchia di Madonna Regina.

 

I volontari coinvolti sono unaquarantina: il progetto è stato fin qui realizzato grazie a 3mila euro dati dal Comune di Busto e alle donazioni dei privati. Tra queste anche una fornitura di mascherine date dalla clinica San Carlo e dal produttore tessile Rosario Manto.

“Il servizio – assicurano i promotori – andrà avanti fino alla totale ripresa delle attività”.

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