Entrare nella sua pescheria è come sfogliare un libro di ricordi.
Da ogni angolo spuntano foto in bianco nero, custodite con affetto e precisione: le vetrine allestite in tutta Italia e vincitrici di diversi concorsi, i pesci da record pescati, esposti, venduti, issati sul banco da 10 braccia per quanto pesavano.
Luigi Piccinelli è entrato qui, come garzone, nel lontano 1967. Oggi, da titolare e “ultimo dei moicani”, racconta a Matteo Inzaghi la propria storia. E i cambiamenti di un settore e di una tipologia di commercio che oggi, all’indomani del lockdown, vivono delle dinamiche inedite.