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Rifiuti a Gazzada, del doman non v’è certezza

Sull’addio a Coinger e l’avvio del nuovo corso, le posizioni restano lontane, tra chi promette un servizio migliore e chi teme l’aumento delle tariffe in cambio di minor efficienza. Sul cartello diffamatorio, condanna unanime. Minonzio: “I responsabili avranno presto un volto, spero che il Comune si costituisca parte civile”

4 ore di consiglio comunale per dibattere, discutere, chiedere, informare. Ma sul nodo rifiuti le posizioni restano quelle di prima.

Da una parte l’amministrazione, convinta che l’addio a Coinger e l’avvio del nuovo corso portino benefici. Dall’altra, le minoranze e il comitato spontaneo, che continuano a definire la svolta un salto nel buio, destinato a costare di più in cambio di meno.

Al momento, spiegano i contestatori, siamo ancora in una fase di passaggio, ma non mi faccio illusioni: il timore è che ci toccherà sostenere tariffe più salate senza la qualità garantita da Coinger, anche perché la piazzola di Schianno non è paragonabile a quella di Brunello, in termini di operatività e di accessibilità.

Altro tema del giorno, i cartelli comparsi giorni fa a Gazzada. Una carnevalata, secondo alcuni. Un atto di grave diffamazione, secondo altri, soprattutto le persone che si sentono attaccate direttamente: i consiglieri Minonzio, Frattini, Bosco e una dipendente comunale.

In aula, la condanna del gesto è stata unanime, ma gli interessati pretendono di più.

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