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Rifiuti a Varese, un “sacco” di polemiche

In consiglio comunale il disagio di alcuni residenti e degli esercenti alle prese con la raccolta (sporadica) di umido e vetro. Clerici: “Sistema da ripensare”. La giunta: “Noi soddisfatti, ma pronti all’ascolto”

A Varese, sulla partita rifiuti, c’è un “sacco” di problemi.

Battuta facile, ma calzante, specie se ascoltiamo residenti e commercianti alle prese tutti i giorni coi cortocircuiti della raccolta.

Se ne parla in consiglio comunale, dove un gruppo di esercenti, capitanati da Moris Pigozzo, ha portato le ragioni del proprio dissenso.

Tra i motivi del disagio, la raccolta troppo sporadica di umido e vetro e gli effetti dell’inciviltà sui bidoncini lasciati nelle zone più frequentate.

Di tutto questo, in aula, si fa portavoce Stefano Clerici di Varese Ideale, il quale invoca un intervento dell’amministrazione e un cambio di passo della Ditta Sangalli su diversi fronti: bidoncini troppo piccoli, promesse non mantenute e, più in generale, un’impostazione inadeguata.

Dal canto suo, Palazzo Estense si dice soddisfatto di quanto fatto e di quanto ancora si sta facendo sul fronte dell’igiene urbana, ma ribadisce l’intenzione di proseguire nell’ascolto e non esclude che alcune delle istanze mosse ieri dagli esercenti vengano valutate e accolte.

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