“Le ruberie, vere o presunte, ricordano molto quelle che raccontai tra il 1992 e il 1993. La differenza, forse, è che nella gran parte dei casi, a quei tempi, si rubava per finanziare il partito. Oggi assisto a uno spettacolo di gran lunga più avvilente, fondato sull’ambizione e sull’arricchimento personale”. Così Marco Dal Fior, storica penna del Corriere della Sera, riconosce le analogie tra la tempesta giudiziaria di Mani Pulite e quella scoppiata nei giorni scorsi tra Milano e Varese.
