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Senza mascherine e senza lavoro: i tassisti sbandano

Le attese, in coda, durano ore, magari per contendersi un paio di passeggeri. Chi guida un taxi vive il periodo più difficile che si ricordi: nemmeno l’11 Settembre portò ad un simile scenario. E raccontano, a Rete55, la loro difficile quotidianità

A Malpensa, il deserto, per le strade poche anime. In stazione, qualche corsa sporadica: soprattutto per gli addetti ai lavori delle Ferrovie. La quotidianità di chi guida un taxi somiglia a un incubo: i clienti sono diminuiti di oltre l’80% e, come se non bastasse, di dispositivi di protezione (ovvero, di mascherine), neanche l’ombra. Rete55 ha interpellato alcuni esponenti di categoria, raccogliendo il loro disagio, la loro richiesta di aiuto. E il loro smarrimento.

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