“Questa è la nostra cultura: perché costringerci a vivere in casa?”. Così Pino Sacconi, portavoce della comunità Sinti che da un anno combatte con il Comune di Gallarate, a colpi di sgomberi, avvocati e occupazioni. Nelle scorse ore, l’ennesima puntata di questa telenovela balzata agli onori della cronaca nazionale. Una ventina di persone sono tornate in via Lazzaretto e occupato un’altra area. Poco dopo, come da copione, sul posto sono intervenuti amministratori comunali e forze dell’ordine. Un braccio di ferro infinito, che rischia di coinvolgere da vicino i minori.
ULTIMA ORA
- Morto Daniele Protti, ultimo direttore de ‘L’Europeo’: domani i funerali
- Uccide la compagna a Bergamo, 45enne era in cura per problemi psichiatrici
- Addio smartworking per legge, psicologi: “Mix presenza-remoto è l’optimum”
- Reddito cittadinanza, per la Consulta “non può aiutare chi si rovina con il gioco”
- Pasqua nel segno dello Scirocco, le previsioni meteo di oggi
- Arnold Schwarzenegger dopo l’intervento al cuore: “Pronto a girare Fubar 2”
- Costrette a fare l’elemosina e picchiate, l’odissea di due sorelle – Video
- Terremoto in Grecia, scossa magnitudo 5.7 nel Peloponneso
- ‘Sandokan’ si è pentito, il boss dei Casalesi collabora con la giustizia
- Covid Italia, i dati di oggi: calano Rt e ricoveri
Sinti, ritorno al Lazzaretto. Il nodo dei minori
Una ventina di persona ha occupato un’altra area comunale, nei pressi di quella al centro del primo sgombero. Sul posto, le forze dell’ordine. Occhi puntati sui bambini della comunità
- Pubblicato il
Matteo Inzaghi
Articoli correlati
Redazioni
Categorie
© 2023 - Totopartners s.r.l. | via delle industrie, snc - 21040 Gornate Olona (VA) | P.IVA 09164771009