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Sinti, ritorno al Lazzaretto. Il nodo dei minori

Una ventina di persona ha occupato un’altra area comunale, nei pressi di quella al centro del primo sgombero. Sul posto, le forze dell’ordine. Occhi puntati sui bambini della comunità

“Questa è la nostra cultura: perché costringerci a vivere in casa?”. Così Pino Sacconi, portavoce della comunità Sinti che da un anno combatte con il Comune di Gallarate, a colpi di sgomberi, avvocati e occupazioni. Nelle scorse ore, l’ennesima puntata di questa telenovela balzata agli onori della cronaca nazionale. Una ventina di persone sono tornate in via Lazzaretto e occupato un’altra area. Poco dopo, come da copione, sul posto sono intervenuti amministratori comunali e forze dell’ordine. Un braccio di ferro infinito, che rischia di coinvolgere da vicino i minori.

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