Terza ondata, Ats Insubria prevede il picco settimana prossima. Intanto, si preparano due nuovi centri vaccinali: ad Arcisate (nel varesotto) e a Mariano Comense (nel comasco) e si continua a lavorare sulla sperimentazione della vaccinazione a domicilio.
Numeri alla mano, Giuseppe Catanoso – direttore sanitario di Ats Insubria – si sofferma sull’aumento dei positivi registrato durante la settimana, anche se la tendenza al contagio sembra ridursi. Si riduce anche l’età media dei contagiati.
Tra le zone più colpite, resta quella del lariano, seppur a Erba e Cantù (tra le più colpite) si sia verificato un rallentamento dei contagi.
La riduzione della contagiosità – spiega Catanoso – può essere dovuta alla entrata in vigore delle zone arancioni rafforzate che, limitando la socialità, hanno ridotto i contatti.
In merito alle varianti, è prevalente quella inglese, ed ancora una buona fetta di contagi riguarda le scuole: 275 i casi registrati negli istituti del territorio.
Per la campagna vaccinale, poi, oltre ai centri già confermati da Regione Lombardia in provincia di Como (Lariofiere, piazza d’armi a Muggiò, Lurate Caccivio e Valle Intelvi), Ats conferma il suo sostegno al progetto presentato dal Comune di Mariano Comense. Per la provincia di Varese – invece – a MalpensaFiere, Schiranna, Rancio Valcuvia e Saronno dovrebbe presto affiancarsi il centro di Arcisate, allestito nell’area ex Cavalca.
“Valuteremo tutte le proposte che ci arriveranno dai sindaci” – dicono da Ats.
“In modo da poter essere presenti in modo capillare sul territorio”.
Infine, Ats annuncia l’avvio nei prossimi giorni di una sperimentazione ad Albavilla, per la vaccinazione a domicilio di 110 pazienti. La somministrazione del vaccino verrà effettuata dai medici di base con il supporto dell’amministrazione e delle associazioni di volontariato del territorio.
La conferenza settimanale, è stata anche occasione per ricordare Roberto Stella, presidente dell’ordine dei medici scomparso esattamente un anno fa.
