“Legalità significa rispetto della persona umana. Difendete il vostro futuro”. Sono le parole di Antonino Caponnetto, il magistrato che per 5 anni guidò il Pool Antimafia siciliano ideato e guidato fino al sacrificio da Rocco Chinnici. E fu proprio Caponnetto a volere accanto a sé in quella dura opera Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Oggi non c’è più, è morto nel 2002, ma il figlio Massimo ha portato avanti la sua testimonianza anche ai ragazzi di Varese. I timori per un padre con un lavoro tanto pericoloso, l’orgoglio per un uomo di giustizia.
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Varese: Caponnetto, “Il mio babbo, un uomo di giustizia”
La testimonianza di Massimo Caponnetto, il magistrato che chiamò Falcone e Borsellino nel pool antimafia
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Mattia Andriolo
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