Varese: Futura Caserma, l’architetto: “Bando confuso”

Sfogo dell’architetto Katia Accossato su nodi, incertezze della ex Caserma: “Bando confuso, progetto eterno”

Il dibattito sulla ex caserma Garibaldi somiglia alla proverbiale bottiglia, che una volta stappata inonda i presenti di tutto ciò che per lungo tempo non si è voluto o potuto dire.
In risposta all’editoriale di Rete55 sulle comprensibili istanze dell’Università, che chiede spazi per gli studenti nel centro di Varese, e sui silenzi di Palazzo Estense, l’intervento più articolato e spinoso è quello dell’architetto Katia Accossato.
Quest’ultima conosce molto bene la materia, così come la trentennale partita di gare e progettualità varie:
“L'ultimo concorso vinto da Mauro Galantino – scrive Katia in un commento social - è stato gestito molto male e tantissimi studi di architettura provenienti da tutta Europa hanno sprecato molte energie a causa di un bando confuso e ingannevole".
In seguito – prosegue - "è stato tolto l'incarico al legittimo vincitore (fatto già di per sé inaccettabile e stupisce che l'Ordine non sia intervenuto)".
"La funzione principale della Caserma da molto molto tempo era/é quello di una biblioteca, con all'ultimo piano, l'archivio del moderno".
Ebbene, aggiunge piccata - "in una città trasparente sarebbero comparsi ovunque i disegni, per far comprendere in cosa consista una biblioteca di nuova concezione".
Poi la stoccata finale: “Sono stati spesi tantissimi soldi pubblici per dare incarichi a diversi architetti e ingegneri e portare avanti l'"eterno" progetto. Eterno perché gli enti e le istituzioni non si sono parlati nei momenti in cui avrebbero dovuto farlo”.

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