Un sabato decisamente atipico per Varese, battuta dalla pioggia, illuminata dai lampeggianti delle forze dell’ordine e dai riflettori di media nazionali.
Si comincia in termini formativi e istituzionali, in Sala Montanari, con una conferenza di Antonio Orecchia, storico dell’Università dell’Insubria, che ha ripercorso il dramma degli esuli e la tragedia delle foibe difronte a numerose autorità e a tanti studenti.
Dopodiché, l’attenzione si è spostata sul tardo pomeriggio e sulle due mobilitazioni previste.
A Palazzo Estense centinaia di persone hanno partecipato al presidio antifascista, in risposta all’ormai famoso matrimonio di 10 giorni fa.
Intanto, per le vie del centro marciava il corteo organizzato ogni anno da Do.Ra, accompagnato dal suono di un tamburo, da una corona dedicata agli esuli di Istria, Giulia e Dalmazia e scortato dalle forze dell’ordine.
Unico vessillo comune tra le due mobilitazioni, il Tricolore, che, se potesse parlare, chissà cosa direbbe.
