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Violenza e soprusi, Borgonovo: “Responsabilità di tutti”

La Casa della Nutrice conferma la propria efficacia nel garantire accoglienza, protezione, risposte e supporto di varia natura a donne e minori vittime di maltrattamenti. Ma la Procuratrice della Repubblica snocciola dati preoccupanti e avverte: “Il 90% dei casi continua a non essere denunciato”

Dall’inizio dell’anno 55 donne si sono rivolte al Pronto Soccorso di Varese dopo aver subito maltrattamenti, altre 12 erano vittima di violenza sessuale. A loro si aggiungono 7 bambini.

Nell’incontro di oggi gli artefici istituzionali e associativi della Casa della Nutrice – insieme ad ASST Sette Laghi, Procura Della Repubblica e Ordine degli Avvocati, anche Regione Lombardia, Fondazione Felicita Morandi, Università dell’Insubria, Prefettura, Forze dell’Ordine e un’ampia rosa di sigle del Terzo Settore – hanno fatto il punto sull’attività della struttura, nata accanto all’Ospedale Del Ponte per fornire alle vittime risposte solerti, coordinate, efficaci, che spaziano dall’ascolto all’assistenza, dalla cura al Centro Antiviolenza recentemente approdato in loco.

117 le donne e 43 i minori che hanno trovato finora accoglienza e risposte nella Casa. Ma il 90% delle violenze, sottolinea la Procuratrice della Repubblica Daniela Borgonovo, continua a non essere denunciato. E tutti, proprio tutti, devono farsi carico della svolta.

Per rivedere il servizio che dedicammo alla nascita della Casa della Nutrice, clicca qui.

Per rivedere la visita in anteprima degli spazi, clicca qui.

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