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Il “Rierùn” riprende il largo nella memoria di Cazzago

Ultimata la sistemazione e la paziente opera di recupero, la mitica imbarcazione lacustre, attiva fino agli anni Cinquanta, è ora esposta al pubblico

Un tempo assistere alle battute di pesca dove essere come sfogliare le pagine del Vangelo, con le barche di legno, le reti, la fame di vita, la conferma della fede nell’identità. Ancora negli anni Cinquanta, a Cazzago Brabbia, si usava così. Solo che San Pietro e San Paolo non erano apostoli, bensì lunghe imbarcazioni lunghe, larghe e pesanti, che solcavano il lago di Varese, tendendo tra di loro delle enormi reti. Oggi quei momenti di storia locale riaffiorano, grazie al recupero e alla sistemazione dell’ultimo Realone, in dialetto “Rierùn”.

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