Un tempo assistere alle battute di pesca dove essere come sfogliare le pagine del Vangelo, con le barche di legno, le reti, la fame di vita, la conferma della fede nell’identità. Ancora negli anni Cinquanta, a Cazzago Brabbia, si usava così. Solo che San Pietro e San Paolo non erano apostoli, bensì lunghe imbarcazioni lunghe, larghe e pesanti, che solcavano il lago di Varese, tendendo tra di loro delle enormi reti. Oggi quei momenti di storia locale riaffiorano, grazie al recupero e alla sistemazione dell’ultimo Realone, in dialetto “Rierùn”.
ULTIMA ORA
- Brindisi, esplosione in casa a Carovigno: morto un uomo
- Amazon, multa di 10 milioni dall’Antitrust per pratica commerciale scorretta
- Ponte del 25 aprile con meteo traballante: migliora al Centro-Sud, ancora piogge al Nord
- ‘Sugo-gate’ a Sanremo, Antonella Clerici fa il nome di Ligabue. La replica del cantante
- Bimbo ucciso dai pitbull, 5 indagati: oggi l’autopsia
- Ucraina, Congresso Usa approva pacchetto aiuti. Biden: “Armi a Kiev già questa settimana”
- Voli a rischio per la Francia il 25 aprile: tutte le cancellazioni
- Ucraina-Russia, Nato: no armi nucleari in Polonia
- Patto di stabilità, via libera Ue alla riforma ma l’Italia non la vota
- Usa, aereo Douglas Dc-4 precipita in Alaska: stava trasportando due persone
Il “Rierùn” riprende il largo nella memoria di Cazzago
Ultimata la sistemazione e la paziente opera di recupero, la mitica imbarcazione lacustre, attiva fino agli anni Cinquanta, è ora esposta al pubblico
- Pubblicato il
Matteo Inzaghi
Articoli correlati
Redazioni
Categorie
© 2023 - Totopartners s.r.l. | via delle industrie, snc - 21040 Gornate Olona (VA) | P.IVA 09164771009