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Se ti tatui, ti cancello

Cresce il numero di coloro che si pentono dei loro tatuaggi e che decidono di eliminarli. Il segreto per non stancarsi? Ce lo svela Riccardo Focacci, tatuatore da ben 25 anni

Arriva l’estate, ed ecco che costumi – tshirt e pantaloncini mettono in bella mostra quel tatuaggio con il nome dell’ex, oppure quello che – una volta terminato – non ha appagato le aspettative, o semplicemente quello passato di moda. Simboli che il 30 percento circa dei sette milioni di tatuati in Italia sceglie di modificare o di eliminare. E cresce a dismisura il numero di coloro che vorrebbero farlo, ma che ancora non hanno trovato il tempo o il coraggio. A desiderare una nuova pelle, bianca e candida, sono soprattutto le donne, tra i trenta e i quarant’anni. Tra l’esercito dei pentiti troviamo anche numerose star, tra cui Jonny Deep, Angelina Jolie e l’italianissima Elisabetta Canalis. In molti” – spiega Riccardo Focacci, tatuatore di Gallarate che ha proprio nei giorni scorsi festeggiato i primi 25 anni della sua attività – “hanno scelto di tatuarsi simboli privi di significato, solo per seguire la moda. Ora è normale che si siano stancati di vederli”.

 

Dunque, prima di cambiar pelle è meglio pensarci bene. Sì ai tatuaggi che hanno un significato e che vengono realizzati nelle giuste dimensioni, anche considerando la fisicità e la personalità di chi li dovrà sfoggiare.

 

Per Riccardo, ad ogni modo, l’epoca dei tatuaggi non è ancora finita. Anzi, con orgoglio parla di suo figlio Gianluca, a cui ha trasmesso la sua passione e che oggi tatua insieme a lui.

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