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Una lunga storia, tra aneddoti e campanilismo

Una rivalità che parte da lontano e che, in fondo, non ha mai smesso di esistere. Quella tra Cavariesi e Premezzesi. A raccontarcela, il sindaco Franco Zeni

Cavariesi contro Premezzesi, dalla notte dei tempi. In tutta Italia, si sa, i fenomeni di campanilismo sono molteplici, e se da un lato – in un’epoca come questa, caratterizzata dalla globalizzazione – fanno un po’ storcere il naso, dall’altro regalano anche un sorriso, con aneddoti storici curiosi e divertenti.

 

Ma andiamo con ordine, e partiamo dal nome. “La scelta dei nomi Cavaria e Premezzo non è per nulla casuale”, spiega il sindaco Franco Zeni.

 

Cavaria con Premezzo diventa ufficialmente comune del 1926. La storia precedente è tutta da scoprire: nel 1870 Orago – Cavaria e Premezzo vennero raggruppate sotto il nome di Orago e uniti. E gli abitanti di Cavaria non la presero affatto bene. Tra le dispute più divertenti, quelle relative al posizionamento di comune e cimitero.

 

E sempre in merito al cimitero, è curioso il caso del prete che venne seppellito due volte. Don Pietro, prima sepolto a Cavaria e poi – per il volere dell’allora sindaco di Orago – disseppellito e spostato in altro luogo.

 

Una storia di campanilismi e di attaccamento al passato che non è mai finita. “Quando mi sono candidato sindaco la prima volta”, conclude divertito Zeni, “una cittadina mi è venuta a trovare con una motivazione assai curiosa”.

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