E’ una città sotto choc, quella che si è svegliata l’indomani dell’omicidio di Davide Gorla: il negoziante, residente a Castellanza, avrebbe compiuto 65 anni il prossimo 27 luglio. Invece, verso le 18 di mercoledì 25 giugno, un uomo lo ha accoltellato a morte nel suo negozio. Lasciandolo a terra dietro al bancone nella galleria della centralissima via Milano a Busto Arsizio. Dove almeno tre persone che stavano allestendo una mostra al piano di sopra sono accorse richiamate dalle grida, facendo l’agghiacciante scoperta e dando l’allarme. Fino a tarda sera i testimoni sono stati ascoltati in commissariato, dove è arrivato anche il presunto assassino. Fermato in serata, Emanuele Mirti, operaio di 50 anni, incensurato, ha negato ogni addebito ed è stato a lungo interrogato. Nulla, comunque, farebbe pensare a una rapina: la vittima, che aveva una vita molto riservata, e il suo omicida si sarebbero conosciuti, ma vanno appurate le ragioni del dramma che ha sconvolto la città, dove Gorla era ben conosciuto.
Le immagini delle telecamere di videosorveglianza hanno ripreso il suo assassino uscire camminando: per strada si sarebbe cambiato la maglietta sporca di sangue con una pulita, mettendola in un sacchetto presumibilmente con l’arma del delitto. Resta al momento da capire se ci fosse premeditazione, e se dunque la lama e il cambio fossero stati portati da casa, oppure no. Intanto la Scientifica, accorsa subito sul posto così come la pm Flavia Salvatore, ha effettuato i rilievi del caso.
Mentre s’indaga per ricostruire l’accaduto, il Comune ha subito annullato tutte le manifestazioni per la festa patronale previste tra giovedì e sabato, comprese la cena in piazza Vittorio Emanuele II e la Notte Bianca. Nel frattempo, il Comitato commercianti del centro cittadino, che ricorda Gorla come una persona “gentile, presente e appassionata del proprio lavoro”, ha promosso una camminata ,giovedì 26 giugno alle 19.30 da piazza Santa Maria al negozio di Davide, per osservare un minuto di silenzio in segno di lutto e rispetto.
