“Cacciati dalla città”, anche se in realtà ce ne sono ancora molti, sono tornati a invadere il cimitero e lo scenario, al camposanto di Busto è di quelli già visti in passato. Loculi ricoperti da guano così come i fiori nei vasi e le lapidi. Percorrendo le navate, in particolare nella parte più antica quella monumentale con ingresso da via per Lonate, si hanno le prime avvisaglie, a partire dalla pavimentazione, ricoperta in buona parte dagli escrementi. Alzando lo sguardo poi le tracce aumentano fino a individuare loculi vuoti o le cornici dei forni dove hanno trovato rifugio. Una piaga quella dei colombi che non si rimargina anche a causa di qualcuno che ancora continua a sfamarli non rendendosi conto del pericolo sanitario che il guano stratificato, rappresenta.
