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Coca e Caffé, chicchi di “neve” dalla Colombia

130 grammi di droga droga erano nascosti nell’aromatico carico in arrivo dal Sudamerica. La Guardia di Finanza è riuscita a risalire al destinatario, un ex “chef” di Firenze, che si faceva chiamare come il personaggio di un film

Sempre più fantasiose le tecniche di esportazione di sostanze stupefacenti. Una serie di invenzioni che costringono la Guardia di Finanza in servizio a Malpensa a un impegno che non conosce sosta, né per le Fiamme Gialle né per i loro infallibili cani antidroga.

In quest’ultimo caso, la cocaina, 130 grammi, era mescolata al carico di caffé proveniente dalla Colombia.

Due kg in tutto, 500 chicchi, abilmente svuotati dell’originario contenuto aromatico e “farciti” di sostanza.

A insospettire le autorità, prima di tutto, il nome del destinatario della partita di caffé, evidentemente fittizio e riferito a un personaggio di fantasia: Santino D’Antonio, boss mafioso nel film John Wick.

Le indagini hanno portato rapidamente sul luogo della consegna, prevista a Firenze. Coordinate dalle Procure di Busto Arsizio e del capoluogo toscano e grazie alla preziosa collaborazione dei finanzieri di Pontassieve e del gruppo cinofilo fiorentino, le Fiamme Gialle hanno seguito il pacco fino alla tabaccheria di Firenze che faceva da incolpevole luogo di approdo della merce.

Ed ecco, puntuale, e in bicicletta, il destinatario: italiano di 50 anni, di professione chef ma attualmente disoccupato e, curiosamente, iscritto nel Registro degli Italiani all’Estero. Dove? Che domande, a Medellin, Colombia.

L’uomo è stato così bloccato e arrestato, portando a termine l’ennesima operazione antidroga della Guardia di Finanza di Malpensa, protagonista di una lotta di contrasto incessante, che non ha conosciuto sosta né intervallo nemmeno durante il lockdown.

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