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Droga, mandato di arresto europeo per un albanese

Al lavoro la Polizia. Le indagini erano partite ad inizio anno, con l’arresto del cugino del malvivente

Spaccio di droga, la Polizia di Gallarate scopre e ricostruisce nei dettagli il sistema creato e gestito da due cugini albanesi. Il primo (il ventinovenne M.V.) condotto in carcere ad inizio anno, il secondo (M.P.) finito in manette il 25 ottobre scorso in Croazia, grazie ad un mandato di arresto internazionale. 

Le indagini sono partite nei primi mesi del 2020 con l’arresto di M.V., trovato in un appartamento di Cardano al Campo con 600 grammi di cocaina, contanti per 7.000 euro (somma ritenuta essere provento dell’attività di spaccio) e vario materiale idoneo al confezionamento e alla vendita della droga.

La Polizia è riuscita a raccogliere validi elementi probatori a carico di entrambi i cugini, evidenziando la loro assidua, consolidata e redditizia attività di traffico di stupefacenti, con la quale rifornivano gran parte dei tossicodipendenti della zona.

Le attività d’investigazione hanno anche permesso di appurare che M.P. non si trovava più in Italia. Da qui la decisione dell’Autorità Giudiziaria di emettere nei suoi confronti il Mandato di Arresto Europeo.
Il latitante è stato infatti catturato in Croazia il 25 ottobre e estradato nel pomeriggio di giovedì scorso, con un volo proveniente da Spalato. Ad attenderlo, all’aeroporto di Fiumicino, vi erano gli Agenti della Polizia di Frontiera Aerea che – dopo avergli notificato l’ordinanza di custodia cautelare emessa a suo carico – lo hanno accompagnato alla Casa Circondariale di Rebibbia.

 

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