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Falsi invalidi, assegni non dovuti e visite fasulle

39 persone coinvolte, 7 indagati. A numerosi soggetti l’assegno è stato tolto del tutto, ad altri ne è stata decurtata l’entità. 600 mila euro di benefici indebitamente erogati. Tangenti per 400 mila euro

La somma richiesta era relativamente accessibile: tra i 5 mila e gli 8 mila euro. In cambio, 32 persone hanno ottenuto un servizio fraudolento che la Guardia di Finanza definisce all inclusive: perché non si limitavano a presentare richiesta di invalidità, ma fornivano una fitta rete corruttiva utile ad essere supportati nella stesura della domanda e a ricevere certificati da medici compiacenti sulla base di visite mai eseguite.

Per questo 7 persone, sottoposte a indagini dall’inizio del 2019, sono accusate di associazione per delinquere, corruzione e truffa ai danni dello Stato. Motivo per cui 13 dei soggetti sopra indicati si sono visti togliere del tutto la percentuale di invalidità inizialmente riconosciuta, mentre altri 19 se la sono vista drasticamente ridotta.

Complessivamente, le fiamme gialle stimano in 600 mila euro l’entità del danno inferto alle casse dell’INPS attraverso i benefici economici illegittimamente riconosciuti. E in 400 mila euro l’importo delle tangenti versate ai componenti dell’organizzazione, che agivano soprattutto in provincia di Varese, ma anche in altre zone della Lombardia, con interessi e ramificazioni nel Meridione.

Da segnalare, poi, un’altra operazione della Guardia di Finanza, che nelle scorse ore, nel varesotto, ha sequestrato 70 mila maschere e altri oggetti riferiti al Carnevale, perché poco sicuri, sprovvisti del marchio CE o marchiati in modo inadeguato. Valore complessivo sul mercato, 60 mila euro.

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