Cerca
Close this search box.

Finanziamento indebito, nei guai un imprenditore

La Guardia di Finanza accusa il soggetto, attivo nel sommese, di aver percepito 25 mila euro senza averne diritto. Scattato il sequestro preventivo

Com’era facile immaginare, il Decreto Liquiditàconcepito ad Aprile 2020 e convertito in legge nel Giugno, a seguito della prima ondata di covid, avrebbe innescato molti benefici e qualche abuso. 

Sarebbe quest’ultimo, anche se ancora presunto, poiché nel pieno delle indagini preliminari, il caso di un imprenditore accusato di aver percepito indebitamente la somma di 25 mila euro garantita dallo Stato per alleviare l’impatto della pandemia su commercianti, artigiani e piccoli imprenditori.

E’ quanto ritiene la Guardia di Finanza del comando provinciale di Varese, che ha fato scattare il sequestro preventivo finalizzato alla confisca per somma equivalente.

Nella fattispecie, il soggetto, attivo nell’area Malpensa, è accusato di aver autocertificato il falso, presentando alla banca di fiducia una domanda di finanziamento “indicando di non essere incorso in fattispecie di esclusione di un operatore economico dalla partecipazione ad una procedura di appalto o connessione, ai sensi dell’art. 80 del D.Lvo nr. 50/2016. Con l’omessa indicazione della condanna irrevocabile per il reato di cui all’art. 648-ter c.p. (impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita) del rappresentante legale, espressamente previsto quale motivo di esclusione per l’ottenimento del beneficio garantito, la società ha illecitamente ottenuto un finanziamento di 25.000 euro“.

L’ipotesi di reato contestato all’imprenditore, quindi, è di indebita percezione di erogazioni pubbliche (per la persona fisica), nonché di illecito amministrativo per la società di cui è titolare.

Disponibile su Google Play
Disponibile su Google Play