Una lite, forse per una ragazza, e poi la violenza. È successo tutto in pochi istanti giovedì pomeriggio a Gallarate, in via Beccaria, a due passi dalla stazione. Un ragazzo di 21 anni è stato accoltellato al torace ed è finito in terapia intensiva con un polmone collassato. Le sue condizioni sono gravi, ma non sarebbe in pericolo di vita.
Poche ore dopo, alle 20.30, è stato disposto il fermo per l'aggressore: si tratta di un tunisino di 26 anni, regolare in Italia e con precedenti. È stato "pizzicato" dagli agenti della Polizia di Stato nei pressi dell’abitazione della fidanzata, dove avrebbe cercato rifugio. Aveva ancora addosso gli stessi vestiti ripresi dalle telecamere di sorveglianza durante l’aggressione. E in tasca anche 100 grammi di hashish, oltre allo spray al peperoncino.
La squadra investigativa del Commissariato di Gallarate ha ricostruito in tempi rapidissimi l’identità del sospetto. Ora l’uomo è in carcere a Busto Arsizio, in attesa della convalida del fermo con l’accusa di tentato omicidio. Un altro episodio di violenza in stazione a Gallarate che rimette al centro il problema della sicurezza in città, o meglio, nelle città.
Dal sindaco di Gallarate, Andrea Cassani, la reazione subito dopo l'accoltellamento con parole dure sui social, "Se importi il terzo mondo, purtroppo diventi il terzo mondo! Siamo in una situazione talmente compromessa che la remigrazione mi pare l’unica speranza rimasta”.
Dall’assessore alla sicurezza Germano Dall’Igna: “L’accoltellamento di ieri evidenzia, ancora una volta, la necessità di prevedere misure come l’ordinanza e di aderire a progetti (come stazioni sicure) per garantire la sicurezza in un’area delicata come quella della stazione. Allo stesso modo servono anche pene severe e certe per chi compie questo tipo di reati”.






